Sono di origini abruzzesi, ho 58 anni e vivo da sempre a Roma dove da più di un ventennio lavoro nel campo della ricerca clinica.
Appassionato di immagini da ricercare, ho sempre portato con me una fotocamera che mi consentisse di cristallizzare il vissuto di emozioni ed esperienze già a partire dai primi viaggi effettuati da ragazzo e continuati fino ad oggi, molto spesso con amici. Fino ad una quindicina di anni fa devo confessare che i tanti scatti realizzati lamentavano effettivamente una base tecnica piuttosto carente. Tanto vero che nel rivederli dopo aver effettuato corsi di fotografia di livello base, medio e avanzato, la sorpresa, o forse la delusione, di riscontrare errori più o meno grossolani è stata, direi, notevole. Non mi sono arreso e ho continuato ad andare avanti, nella speranza di poter ottenere alcuni piccoli  miglioramenti che forse dopo la gavetta di cui sopra hanno cominciato a prendere una qualche forma. Ho quindi iniziato timidamente e poi più decisamente a mostrare i lavori effettuati in occasione di concorsi, mostre, riviste fotografiche o semplici confronti con fotografi e artisti di scuole diverse.
Perché fotografo? La fotografia rappresenta, direi, una entusiasmante forma espressiva di libertà che  consente in ogni istante di dare sfogo alle proprie emozioni e di far sentire con le immagini realizzate ciò che gli occhi e lo stato d’animo in quel momento dato hanno visto e vissuto . Scrissi un po’ di tempo fa “ Dietro al mirino di una macchina fotografica si hanno due possibilità, scattare e basta, e forse è quello che avviene più frequentemente, oppure “sentire” prima di scattare. In quest’ultimo caso cambia completamente lo scenario in quanto ciò che si desidera costruire non è un’immagine vuota, probabilmente banale, ma un’immagine che la si vuole riempire di quel succo di emozioni, sentimenti ed idee da Lei stessa suscitati. Osservando una fotografia, come in un gioco di dare e avere, questa seconda fase consegue, in misura direttamente proporzionale, all’impegno emozionale profuso prima dello scatto. Allora, soltanto, allora sarà come trovarsi sull’onda di un click”.
Oggi mi sento di confermare tali affermazioni.
Mi diletto ormai da più di dieci anni a scrivere anche poesie, in buona parte pubblicate. Componimenti che, in gran parte dei casi, hanno visto la luce e trovato ispirazione grazie alla rilettura di alcune mie fotografie.
Cosa fotografo? Una netta predilezione, certamente di natura logistica perche ho anche la fortuna di viverci, ma soprattutto per il fascino unico e indescrivibile che una città come Roma può suscitare in chi ha la pazienza di viverla e, soprattutto “camminarla”, è per la città eterna. E’ superfluo sottolinearlo ma le luci, i colori, i momenti, la storia e la gente di Eterna ogni momento regalano “spaccati di sogno” diversi soprattutto a chi realmente ha fame di volerli cercare ed osservare. Oltre a Roma, le marine, la gente in genere, la fotografia di strada, i borghi antichi e qualche schizzo di still life catturano il mio interesse. Senza, tuttavia, tralasciare la necessità che avverto di tentare di “vedere” il non comunemente visto. Sono per natura molto curioso e mi affascina l’idea, scusate la banalità, di poter ottenere con la mia fotocamera immagini inedite, al di fuori di ogni canone routinario. E così ad ogni mia uscita fotografica mi lascio accompagnare da strumenti che mi diano la possibilità di conseguire, più o meno indirettamente, immagini di realtà nascoste che diano un senso a questa mia ambizione.